SOMMARIO: 1. Premessa: il difficile connubio fra diritto e Artificial Intelligence. – 2. Il tecnocentrismo e il superamento della matrice personologica dell’ordinamento penale. – 3. La CEPEJ e il passaggio dalla e-justice alla cyber-justice. – 3.1. Gli automated decysion systems e la prospettiva comparatistica. – 3.2. Lo scenario nazionale. – 4. I pilastri comunitari della “European Ethical Charter on the use of artificial intelligence (AI) in judicial systems and their environment”. – 5. L'Artificial Intelligence e l’ordinamento penale: considerazioni preliminari. – 5.1. I principi fondamentali e i dubbi di compatibilità costituzionale. – 5.2. Il diritto all’algoritmo super partes. – 5.3. Il problema del ragionamento equitativo. – 5.4. Pubblicità e trasparenza algoritmiche: come tutelare il diritto di difesa? – 5.5. La difficile garanzia della riservatezza. – 5.6. Riflessioni conclusive: l'algoritmo come supporto alla decisione giudiziale. – 6. Dalla teoria alla pratica: i vantaggi della predictivity. – 7. I sistemi di AI e il procedimento cautelare: la valutazione del periculum. – 7.1. Segue. L’analisi delle singole esigenze cautelari. – 8. Artificial Intelligence e decisione: algoritmo o uomo? – 8.1. Il ruolo dell’AI nell’istruzione probatoria. – 8.1.1. La rilevazione delle criticità della prova orale. – 8.1.2. Prova documentale e automation. – 8.1.3. Il contributo scientifico alla valutazione della prova peritale. – 8.2. Lo strumento di AI come alternativa alla motivazione. – 8.3. I profili argomentativi della statuizione algoritmica. – 9. Il processo decisionale fra mens umana e mens robotica: l’approccio euristico. – 9.1. La componente psicologica della machina sapiens. – 9.2. Riflessioni conclusive: algoritmo ed emozioni, una sintesi dialettica.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.