ISSN 2704-8098
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  Articolo  
05 Marzo 2020


La gestione operativa della funzione nomofilattica della Corte Suprema di cassazione


Abstract. Lo studio del c.d. formante giurisprudenziale non può prescindere dall’analisi delle dinamiche attraverso le quali la Corte Suprema di cassazione perviene all’affermazione di un principio di diritto munito di una “forza” e di un’”autorevolezza” tali da trasformarlo in una regola di diritto vivente, applicabile in casi consimili. Il presente scritto si propone dunque l’obbiettivo di fare luce sulle norme processuali e sugli strumenti organizzativi che disciplinano la funzione nomofilattica della Cassazione, sul processo di formazione del “precedente” e sulle modalità di circolazione della regula iuris di emanazione giurisprudenziale, quindi sui meccanismi che tendono – direttamente o indirettamente – a conferire stabilità al principio di diritto affermato dalle Sezioni Unite o dalle Sezioni semplici della Corte. Si esploreranno pertanto la struttura e le regole di funzionamento della Corte Suprema, i meccanismi di assegnazione dei ricorsi alle Sezioni (semplici ed Unite), l’attività di studio e di preparazione delle decisioni, gli strumenti organizzativi tesi ad assicurare l’effettività della funzione nomofilattica nonché le modalità di prevenzione e di gestione dei contrasti giurisprudenziali interni.

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. La struttura della Corte Suprema di cassazione. – 3. L’organizzazione delle Sezioni semplici. – 3.1. L’assegnazione dei ricorsi alla Sezione semplice competente. – 3.2. L’assegnazione del ricorso al singolo consigliere e l’attività preparatoria della decisione. – 4. Il ruolo della Corte Suprema di cassazione. – 4.1. Il potenziamento della funzione nomofilattica della Corte Suprema ad opera della riforma Orlando. – 4.2. La funzione nomofilattica svolta dalle Sezioni Unite. – 4.3. La funzione nomofilattica svolta dalle Sezioni semplici della Cassazione. – 5. Gli “strumenti” organizzativi funzionali ai fini dell’espletamento della funzione nomofilattica da parte delle Sezioni semplici. – 6. La gestione dei contrasti giurisprudenziali interni alle Sezioni semplici.

* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.