Abstract. La disciplina della responsabilità dell’ente trova una insufficiente e, spesso, non convinta applicazione. La materia non è agevole per diverse ragioni: le scelte compromissorie espresse dalla disciplina di base; l’ingresso scoordinato di diversi reati presupposto; la difficolta di pervenire ad una ricostruzione organica e semplice del sistema.
Le difficoltà sono state accresciute dall’introduzione dei reati colposi di danno della sicurezza del lavoro. L’ente è stato direttamente coinvolto nel governo del rischio e nelle connesse responsabilità. Tuttavia, tale ampliamento, non accompagnato da norme ad hoc, ha accresciuto le difficolta nella costruzione della dogmatica della responsabilità, atteso che l’impianto originario era focalizzato sui reati dolosi. L’adattamento è risultato a dir poco problematico. L’esito è che non è ben chiaro di cosa l’ente possa essere chiamato a rispondere e quali siano i parametri del giudizio. Le incertezze della teoria costituiscono, forse, il principale ostacolo alla diffusa applicazione della normativa.
Il lavoro analizza la disciplina pertinente alla sicurezza del lavoro seguendo passo passo la traccia segnata dalla normativa generale, alla ricerca della ricomposizione unitaria della materia alla luce dei principi guida. Si pensa ad una dogmatica per quanto possibile coerente e lineare, che metabolizzi ormai storiche difficoltà generate da alcuni snodi problematici: appartenenza all’ente delle condotte individuali, costruzione del modello organizzativo e della colpa d’organizzazione; inversione dell’onere della prova; prova della fraudolenta elusione del modello.
SOMMARIO: 1. Responsabilità dell’ente e reati colposi. – 2. Interesse o vantaggio. – 3. Interesse o vantaggio, reati colposi ed evento. – 4. Interesse o vantaggio: significati. – 5. Natura della responsabilità e colpa di organizzazione. – 6. Il modello organizzativo. – 6.1. Il modello organizzativo nel sistema della sicurezza sul lavoro. – 6.2. La concreta configurazione del modello organizzativo. – 6.3. Controllo e vigilanza. L’organismo di vigilanza. – 6.4. Modello organizzativo e gruppo di imprese. – 7. Dogmatica della responsabilità per colpa d’organizzazione. – 8. Inversione dell’onere della prova e colpevolezza. – 9. L’elusione fraudolenta del modello. – 10. Colpa d’organizzazione e responsabilità per la condotta dei sottoposti nel diritto penale del lavoro – 11. Altri paradigmi? Dolo dell’ente e reato di autore ignoto. – 12. Colpa dell’autore, colpa d’organizzazione ed evento. Ricostruzione di complessi nessi.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.