Articolo  
08 Aprile 2024


Legal privilege all’italiana: profili di incostituzionalità e prospettive de iure condendo alla luce dell’intervento della Corte costituzionale nella vicenda “fondazione open”


Fabio Cagnola
Marco Guarino Bagnasco

Una recente sentenza della Corte costituzionale ha affermato l’ampiezza della garanzia posta dall’art. 15 Cost., ricomprendendo nel concetto di corrispondenza tutelato da tale norma le comunicazioni veicolate mediante e-mail e messaggi WhatsApp non solo quando ancora in fase di trasmissione, ma altresì una volta che siano pervenute all’indirizzo del destinatario. La pronuncia porta con sé rilevanti ripercussioni relativamente alla segretezza della corrispondenza tra avvocato e assistito, aprendo a possibili scenari d’illegittimità costituzionale degli artt. 103, co. 6, c.p.p. e 35 disp. att. c.p.p.. Tali tematiche offrono altresì lo spunto per svolgere alcune riflessioni de iure condendo in ordine alla configurabilità, nell’ordinamento italiano, di un legal privilege tale da garantire altresì la corrispondenza tra l’avvocato e il proprio assistito nell’ambito stragiudiziale.

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. La pronuncia della Corte costituzionale. – 3. Possibili profili di incostituzionalità. – 4. Prospettive de iure condendo.

 

*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.