ISSN 2704-8098
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27 Luglio 2020


Il disaccordo tra gli esperti nel processo penale: profili epistemologici e valutazione del giudice


Il contributo è pubblicato su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, n. 2/2020: per accedervi, clicca qui.

Abstract. Il problema del disaccordo tra gli esperti chiamati a testimoniare nel processo sta assumendo una rilevanza sempre maggiore nella prassi giuridica, di riflesso al ruolo spesso determinante che le conoscenze di tipo specialistico svolgono in sede probatoria. Di fronte a disaccordi di questo tipo, il giudice non è in grado di valutare in modo competente le informazioni contrastanti fornite dagli esperti, esponendosi così al pericolo di compiere scelte epistemicamente arbitrarie. Il saggio si propone di contribuire alla soluzione di questo problema traendo spunto dall’epistemologia del disaccordo, un ambito di ricerca oggi in rapido sviluppo che esamina gli effetti del disaccordo sull’affidabilità delle opinioni esperte. In particolare, il saggio distingue quattro tipi di disaccordo epistemico che possono sorgere nel processo ed esamina criticamente la proposta di ricorrere al principio di maggioranza per fornire ad essi una soluzione. Il saggio individua poi i criteri che il giudice dovrebbe adottare per valutare le testimonianze contrastanti degli esperti e le condizioni alle quali i disaccordi epistemici giustificano l’insorgere di un ragionevole dubbio con riguardo all’attribuibilità oggettiva o soggettiva del fatto all’agente.

SOMMARIO: 1. Il problema. – 2. Il principio di maggioranza epistemica. – 3. Quattro tipi di disaccordo. – 4. L’epistemologia del disaccordo: posizioni e problemi. – 5. Una proposta alternativa. – 6. I disaccordi epistemici e l’“oltre ogni ragionevole dubbio”.