Abstract. Il modello di disciplina indifferenziata del concorso di persone nel reato ha posto nella prassi giurisprudenziale costanti problematiche di tipizzazione degli elementi costitutivi della fattispecie, anche al fine di distinguere il fatto eventualmente concorsuale dal reato associativo. L’aspetto della causalità del contributo del partecipe, con le connesse questioni legate alla sua spiegazione logico-scientifica ed al ragionamento probabilistico, e della durata temporale dell’apporto contributivo rappresentano due criteri centrali per l’interpretazione e qualificazione del fatto. Una figura che si pone a cavaliere tra le due fattispecie a confronto è quella del concorso di persone nel reato continuato, il cui perimetro deve essere correttamente definito per garantirne adeguata autonomia.
SOMMARIO: 0. Premessa. – 1. Le questioni aperte sul modello indifferenziato nel concorso di persone. – 1.1. I riflessi nel rapporto con i reati associativi. – 2. I criteri di differenziazione tra concorso di persone e reati associativi. – 2.1. Il criterio della direzione oggettiva e causale del contributo. – 2.2. Il criterio della durata dell’organizzazione. – 3. Gli approdi interpretativi in caso di reato concorsuale continuato, le differenze con il reato associativo. – 4. Problematiche in conclusione.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.