Un’indagine empirica sulla prassi della messa alla prova nel Tribunale di Como
Abstract. Introdotta nel segno della lotta al sovraffollamento carcerario, la sospensione del procedimento con messa alla prova per gli adulti ha veicolato nel sistema penale un ampio spettro di istanze politico-criminali, tra le quali spiccano, oltre alla deflazione carceraria, la promozione di dinamiche di risocializzazione del soggetto sottoposto alla prova e di riparazione nei confronti della vittima. Attraverso l’incrocio delle coordinate normative dell’istituto e dei dati empirici relativi alle sentenze di proscioglimento per esito positivo della messa alla prova emesse dalla Sezione Dibattimento Penale del Tribunale di Como negli anni 2016, 2017 e 2018, lo scritto si propone di verificare – nei limiti dei dati disponibili – il grado di effettività dell'istituto, ossia di rispondenza dello stesso agli obiettivi politico-criminali che ne hanno sollecitato l’adozione.
SOMMARIO: 1. Premessa metodologica. – 1.1. Contesto dell’indagine. – 1.2. Oggetto e obiettivi dell’indagine. – 1.3. Dati: fonti e coordinate spazio-temporali. – 1.4. Metodologia. – 1.5. Ipotesi di lavoro. – 2. Le coordinate normative della messa alla prova. – 3. Analisi quantitativa dei dati sulla messa alla prova relativi al Tribunale di Como negli anni 2016, 2017 e 2018. – 4. Percentuale applicativa dell’istituto e analisi dei reati dichiarati estinti per esito positivo della prova. – 5. Profilo personologico dei destinatari dell’istituto. – 5.1. Nazionalità. – 5.2. Genere. – 5.3. Età. – 6. Durata media della sospensione del procedimento e del lavoro di pubblica utilità. – 7. Conclusioni.
* In vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, il contributo, qui pubblicato in anteprima, è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.