Corte cost. sent. 6 marzo 2024 (dep. 25 marzo 2024), n. 48, pres. Barbera, rel. Petitti
Abstract. Con la decisione n. 48/2024 la Corte costituzionale ha dichiarato non fondata la censura di illegittimità costituzionale dell’art. 529 c.p.p. nella parte in cui non faceva rientrare nella sua sfera di applicazione i casi nei quali l’autore di un delitto colposo avesse subìto, per effetto delle sue conseguenze, una forma di poena naturalis in danno di sé medesimo. Il contributo si occupa del tema delle poenae naturales nel contesto dei delitti colposi con riferimento non già alla non punibilità in concreto del singolo responsabile, ma ai loro riflessi sulle cornici edittali di pena che sono abbinate alle loro diverse forme.
SOMMARIO: 1. Brevi cenni alla sentenza 48/2024 della Corte costituzionale. – 2. Poena naturalis e Absehen von Strafe nell’esperienza tedesca. – 3. L’incidenza delle poenae naturales sulle cornici edittali di pena previste per i delitti colposi. – 4. Le esigenze di riforma.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.