Abstract. Le Sezioni unite sono state investite della duplice questione se la costituzione di parte civile per l’udienza preliminare sia inibita dall’accordo sulla pena intervenuto dopo la richiesta di rinvio a giudizio; e, in caso affermativo, se il giudice possa condannare l’imputato al pagamento delle spese sostenute dal preteso danneggiato. Il tema si inquadra nella problematica della rilevanza da riconoscere alle istanze di matrice civilistica all’interno del rito criminale, ma un approccio “realistico” dovrebbe indurre a non trascurare che, molto spesso, la vittima esercita l’azione civile per assumere la veste di parte nel processo penale. Il massimo organo nomofilattico non potrà, dunque, fare a meno di confrontarsi con l’evoluzione del ruolo della persona offesa, il cui interesse a partecipare al giudizio nei confronti dell’imputato pare ormai assumere, specie a causa degli influssi sovranazionali, la consistenza di un autentico diritto.
SOMMARIO: 1. Un rebus senza tempo. – 2. I termini del contrasto. – 3. Un assetto anacronistico. – 4. Verso un riscatto dall’emarginazione? Gli influssi europei. – 5. Prospettive futuribili per il diritto della vittima ad interloquire sull’accordo di patteggiamento “precoce”.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.