Abstract. In ragione dei sempre più frequenti casi di inquinamento e disastro ambientale causati dalle immissioni di sostanze tossiche nelle acque marine, riconducibili alle attività di impresa ed alla navigazione, il presente lavoro intende soffermarsi, partendo dalla dimensione internazionale ed europea del fenomeno, sulle disposizioni penali vigenti nel nostro ordinamento a salvaguardia delle risorse naturali marine e sulle modalità con cui le stesse sono tipizzate, valutando se sia veramente effettivo l’attuale impianto di tutela oppure se non sia necessario ripensare il ruolo del diritto penale in tale settore.
SOMMARIO: 1. Premessa. La rilevanza del bene ambiente e la necessaria individuazione di soluzioni atte a salvaguardarlo nella prospettiva sovranazionale. – 2. La tutela dell’ambiente marino da parte del diritto internazionale. – 3. Il contrasto all’inquinamento provocato da navi secondo il diritto comunitario. – 4. Il diritto penale nazionale per la tutela dell’ambiente marino. – 5. Il modello sanzionatorio puro per la tutela dell’ambiente. – 5.1. La gestione del rischio connesso alla navigazione: prevenzione e repressione dell’inquinamento marino provocato da navi. – 5.2. L’inquinamento delle acque marine nell’esercizio di attività economiche diverse dalla navigazione. – 5.3. La gestione dei rifiuti. – 5.4. Altre ipotesi contravvenzionali: la tutela del patrimonio faunistico marino e la salvaguardia del mare quale area naturale protetta. – 6. Il modello penalistico classico a tutela dell’ambiente ed i limiti ad esso connessi. – 7. Il modello parzialmente sanzionatorio: l’introduzione dei c.d. “eco-delitti” nel codice penale tra aspetti positivi della riforma e criticità legate alle difficoltà probatorie, alla carenza di determinatezza, ai difficili margini del rischio consentito ed alla mancata previsione sanzionatoria di specifici comportamenti aggressivi per l’ambiente. – 7.1. Prime pronunce della giurisprudenza di legittimità sulla configurabilità dei delitti di inquinamento e disastro ambientale delle acque marine. – 8. Considerazioni conclusive.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.