Aggiorniamo i lettori sullo stato di avanzamento dell’iter parlamentare del disegno di legge di riforma della disciplina in materia di reati ostativi e collaborazione con la giustizia (intitolato «divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia»).
In allegato pubblichiamo il testo, risultante dall’unificazione dei d.d.l. 1951, 3106, 3184 e 3315 – approvato dalla Camera il 31 marzo scorso.
Il testo è stato quindi trasmesso per l’approvazione definitiva al Senato e il 6 aprile scorso è stato assegnato alla Commissione giustizia (dove l’esame non è ancora iniziato).
Ricordiamo che l’intervento legislativo è motivato dall’esigenza di rispondere al monito con cui la Corte costituzionale, nell’ord. 97/2021, pronunciandosi in un giudizio incidentale sulla disciplina dell’ergastolo ostativo con particolare riferimento alla liberazione condizionale, ha rilevato profili di incostituzionalità nella normativa censurata e – secondo uno schema collaudato in tema di suicidio assistito (ord. 207/2018) e diffamazione a mezzo stampa (ord. 132/2020) – ha rinviato la trattazione delle questioni per concedere al Parlamento «un congruo tempo per affrontare la materia», riservandosi il compito «di verificare ex post la conformità a Costituzione delle decisioni effettivamente assunte». L’udienza per la nuova discussione davanti alla Corte costituzionale è fissata per il prossimo 22 maggio.
Nel caso in cui anche il Senato approvasse il d.d.l., si tratterebbe del primo caso, tra quelli sopra menzionati, in cui il Parlamento riesce a varare un testo definitivo prima del termine stabilito dalla Corte costituzionale.
Sulle ricadute sistematiche dell’ordinanza 97/2021 – commentata in questa Rivista dal Prof. Emilio Dolcini – e sulle diverse proposte di riforma avanzate nei mesi passati si rinvia ai contributi del Prof. Emilio Dolcini, del Prof. Marco Ruotolo e del Prof. Davide Galliani.
Qui in allegato pubblichiamo anche una breve scheda illustrativa del Servizio Studi della Camera, contenente anche il link a un più ampio dossier.
(F.L.)