Cass., Sez. VI, ord. 15 gennaio 2024 (dep. 18 gennaio 2024), n. 2329, Pres. De Amicis, est. Gallucci
Pubblichiamo in allegato l’ordinanza con cui la VI Sezione della Corte di cassazione, rilevato un contrasto nella giurisprudenza di legittimità, ha rimesso il ricorso alle Sezioni unite affinché stabiliscano «1) Se l'acquisizione, mediante ordine europeo di indagine, dei risultati di intercettazioni disposte dall'Autorità giudiziaria estera su una piattaforma informatica criptata integri, o meno, l'ipotesi disciplinata nell'ordinamento interno dall'art. 270 cod. proc. pen.; 2) Se l'acquisizione, mediante ordine europeo di indagine, dei risultati di intercettazioni disposte dall'Autorità giudiziaria estera attraverso l'inserimento di un captatore informatico sul "server" di una piattaforma criptata sia soggetta nell'ordinamento interno ad un controllo giurisdizionale, preventivo o successivo, in ordine alla utilizzabilità dei dati raccolti».
L'udienza per la trattazione del ricorso in camera di consiglio è stata fissata per il 29 febbraio 2024.
In attesa della decisione, segnaliamo il contributo in materia di ordine europeo di indagine penale e comunicazioni criptate a firma del prof. Marcello Daniele recentemente pubblicato su questa Rivista.