Nota a G.U.P. Bologna, sent. 9 luglio 2020, giud. Ziroldi
Abstract. Il contributo dedica riflessioni ampiamente adesive a una pronuncia di merito che ha assolto una guidatrice alla quale si contestava di aver investito colposamente due pedoni. Il caso e il suo inquadramento da parte del giudice consentono all’autore del commento di soffermarsi su numerose questioni di primaria importanza nell’economia della responsabilità colposa in genere e di quella stradale in particolare. Speciale attenzione è riservata alla fisionomia delle regole cautelari elastiche, alla prevedibilità in concreto dell’evento nonché al principio di affidamento e alla sua applicazione nel caso in esame, che lascia trasparire una convincente valorizzazione dell’autoresponsabilità delle “vittime”.
SOMMARIO: 1. Il fatto (l’investimento di due pedoni) e le regole cautelari al centro dell’imputazione – 2. La distinzione tra regole preventive elastiche e fattori concreti di “innesco” dell’obbligo di attuare le cautele – 3. Prevedibilità in concreto e principio di affidamento – 4. Epilogo: il dispositivo assolutorio.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.