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  Nota a sentenza  
22 Giugno 2021


Il fine giustifica i mezzi? Le Sezioni Unite e la difficile estensione ai conviventi della causa di non punibilità dell’art. 384, comma 1, cod. pen.

Nota a Cass., Sez. un., sent. 26 novembre 2020 (dep. 17 marzo 2021), n. 10381, Pres. Cassano, rel. Fidelbo, ric. Fiavola



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Abstract. Con la sentenza Fialova, le Sezioni Unite penali hanno statuito l’applicabilità della causa di non punibilità prevista dall’art. 384, comma 1, c.p. anche al convivente more uxorio, categoria soggettiva non contemplata nel testo della norma. L’incremento della platea dei soggetti ‘beneficiari’ offre all’A. l’occasione per riflettere – nella prospettiva critica alla pronuncia – circa il limite ‘estremo’ dell’ermeneutica giudiziaria, senza che eventuali fratture degli indeterminati confini posti alla nomofilachia possano dar vita ad un fenomeno ‘creativo’; per scandagliare gli ulteriori limiti di estensione delle cause di non punibilità, in quanto deroghe a norme penali generali, e dell’interpretazione adeguatrice in presenza di silenzio solo ‘apparente’ del legislatore. La riflessione è infine condotta sul complesso versante della c.d. analogia benevola, nel rigore postulato dai suoi difficili rapporti con i principi di legalità e tassatività della “materia penale”.

SOMMARIO: 1. Premessa: ‘sconfinamenti’ ermeneutici e conflitti tra poteri. – 2. La species facti all’esame delle Sezioni Unite: precisazioni. – 3. Gli impervi precedenti della giurisprudenza costituzionale ed i corollari sulle possibili ermeneutiche. – 4. Lo ha chiesto l’Europa? L’assenza di un protocollo unificante di convivente e coniuge nella giurisprudenza convenzionale ed eurounitaria. – 5. Il silenzio solo apparente del legislatore. – 6. Natura (e riflessi) della causa di non punibilità ex art. 384, primo comma, cod. pen. – 7. Il vero problema: l’analogia benevola nel diritto penale ed il principio di inesigibilità. – 8. Alcune conclusioni critiche.

* In vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, il contributo, qui pubblicato in anteprima, è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.