Cass. Sez. un., sent. 19 gennaio 2023 (dep. 27 luglio 2023), n. 32938, Pres. Cassano, Est. Aceto
Abstract. Con un revirement inaspettato, riesumando orientamenti giurisprudenziali ormai desueti, le Sezioni Unite dichiarano l’inoppugnabilità del provvedimento con cui il g.u.p. rigetta l’istanza di revoca del sequestro probatorio, in nome del principio di tassatività e tipicità delle forme di gravame. Pur condividendo - in linea di principio - la posizione dei giudici di legittimità, occorre interrogarsi sulla opportunità di prevedere un rimedio esperibile avverso l’ordinanza che decide le sorti della res oggetto di adprehensio al fine di contenere gli effetti del c.d. “danno da sequestro”.
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. La decisione delle Sezioni Unite: un revirement inaspettato. – 3. Il (superato) contrasto giurisprudenziale. – 4. Le species di impugnazione dell’ordinanza che decide sulla restituzione delle cose sequestrate. – 5. Alla ricerca di un rimedio per lenire gli effetti del “danno da sequestro”. – 6. Segue: l’inadeguatezza delle forme di gravame esistenti. – 7. Il ricorso all’interpretazione analogica per superare la littera legis: un’ipotesi che non convince. – 8. Le occasioni mancate e gli scenari futuribili.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.