Il dibattito intorno alla rilevanza del fattore temporale in seno alla giustizia penale non ha cessato di agitare la dottrina, quanto la giurisprudenza, neanche a seguito della introduzione della c.d. improcedibilità per superamento dei termini di durata massima del giudizio di impugnazione (art. 344-bis c.p.p.). Il neonato istituto processuale, infatti, sembra essere debitore di molti contenuti nei confronti della prescrizione del reato, che, nonostante i plurimi interventi riformatori, continua a scandire, sia pur indirettamente, i tempi della giustizia penale, dalla notitia criminis alla sentenza di primo grado. Si viene così a creare un sistema bifasico, che ha già sollevato molteplici interrogativi; la tavola rotonda organizzata dalla Camera Penale di Firenze e dalla Fondazione per la Formazione Forense dell'Ordine degli avvocati di Firenze, che avrà luogo l'8 luglio 2022, dalle 15 alle 18, presso l'Hotel Villa Medici (Via Il Prato, 42 - Firenze), si pone l'obiettivo di indagare sui numerosi risvolti problematici della riforma, dando conto delle soluzioni già prospettate e di quelle che potrebbero profilarsi nella prassi applicativa.
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