ISSN 2704-8098
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  Articolo  
28 Giugno 2021


La pena: giustizia o vendetta? Il ruolo dell'arte nella formazione del giurista al tempo del costituzionalismo moderno


Abstract. La letteratura, l’arte possono avere un ruolo fondamentale nella formazione del giurista. Fino a quando il diritto è stato legalità, esegesi, tecnicismo, il diritto era un mondo conchiuso e impenetrabile a qualsiasi istanza diversa dalla normatività. Adesso che il diritto è immerso nel costituzionalismo, il diritto è un mondo aperto e sensibile alle molteplici istanze fenomenologiche, sociali, valoriali. E l’arte contribuisce proprio a renderlo sensibile al costituzionalismo, alla contestazione della legalità e del potere attraverso le istanze di una giustizia fatta di libertà, diritti, principi, ragionevolezza.

SOMMARIO: 1. Il diritto e la letteratura nella formazione del giurista: una provocazione? – 2. Le trasformazioni del diritto dal legalismo al costituzionalismo. – 3. Il ruolo del giurista nel legalismo e nel costituzionalismo. – 4. La formazione del giurista nel legalismo e nel costituzionalismo. – 5. Gli insegnamenti di diritto penale fiorentini costituzionalmente orientati. – 6. Verso nuovi insegnamenti per completare la formazione del giurista al tempo del costituzionalismo. – 7. Il ruolo della letteratura e dell’arte nella formazione del giurista al tempo del costituzionalismo. – 8. Riflessioni sulla Orestea di Eschilo: vendetta, pena, giustizia, costituzionalismo. – 9. La Costituzione del 1948: le Eumenidi dei nostri Padri costituenti.

* Il presente scritto è destinato alla pubblicazione nel volume P. Lucarelli e A. Simoncini (a cura di), Il nuovo giurista nella Città della Giustizia. Metodi ed esperienze fiorentine, Firenze, Pacini Editrice, in corso di pubblicazione. Si ringraziano i Curatori e l’Editore per la gentile concessione.