ISSN 2704-8098
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  Articolo  
15 Settembre 2021


Gli "illeciti civili punitivi" tra teoria e prassi applicativa


Abstract. Il contributo analizza la prassi applicativa in materia di “illeciti civili punitivi” (di cui al D. Lgs. n. 7/2016): ad una prima parte dedicata alla sintesi del dibattito dottrinale, segue una seconda incentrata sulla disamina delle pronunce di merito. Se le principali criticità del dato normativo sembrano riconducibili all’ipo-effettività applicativa e alla (incerta) disciplina processuale dell’istituto, una possibile soluzione – in chiave di razionalizzazione e riequilibrio – potrebbe derivare dalla “privatizzazione” integrale degli “illeciti civili punitivi”, destinando alla persona offesa, anziché allo Stato, il provento derivante dal pagamento della sanzione pecuniaria inflitta.

SOMMARIO: 1. Breve premessa: la depenalizzazione del 2016 e l’introduzione degli “illeciti civili” sottoposti a sanzione pecuniaria. – 2. I principali orientamenti dottrinali sviluppatisi sul tema: analogie e differenze con il concetto di “pena privata”. – 3. Tratti essenziali della disciplina. – 4. La radice “punitiva” dell’istituto. – 4.1. La radice privatistica. – 4.1.1. Segue. Le principali criticità processuali. – 5. Un parziale bilancio. – 6. Analisi della giurisprudenza: premessa. – 7. Casi di applicazione della sanzione pecuniaria civile. – 8. Casi di disapplicazione della sanzione pecuniaria civile. – 8.1. La mancanza di un “fatto ingiusto”. – 8.2. L’assenza di un “danno-conseguenza”. – 8.3. La liceità del fatto. – 8.4. Profili di diritto inter-temporale. – 9. Motivazione e indici di commisurazione dell’importo sanzionatorio. – 10. Questioni processuali: la domanda ed il contraddittorio tra le parti. – 11. Considerazioni in tema di deflazione processuale ed ipo-effettività applicativa.

* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.