Con il titolo “Quale diritto penale per quale società?” si rincontrano a Francoforte dal 18 al 20 maggio, dopo una lunga forzata pausa dovuta alla situazione pandemica, i professori e le professoresse di diritto penale di lingua tedesca per il loro consueto appuntamento biennale.
In un programma ricchissimo, si segnalano le tre sessioni centrali dedicate a “Una rinnovata voglia liberale di diritto penale?”, “(Cosa resta del) diritto penale nella società della sorveglianza” e “Limiti dei limiti del diritto penale”.
La prima giornata sarà chiusa dal dinner speech del Prof. Francesco Viganò, giudice della Corte costituzionale italiana.
Preludio del Convegno, nella serata del 17 maggio, la tavola rotonda "Crimini d'odio e libertà di parola in internet", volta ad approfondire questo tema di stringente attualità in un dialogo, moderato da una giornalista della Frankfurter Allgemeine Zeitung, tra politica, avvocatura, magistratura ed accademia.
Per la prima volta nella ultradecennale storia di questo appuntamento, inaugurato con questa specifica formula dal convegno di Marburgo del 1952, la dottrina di lingua tedesca si dispone ad un aperto confronto critico con la dottrina straniera, in un Workshop dal titolo “Prospettive esterne sulla scienza penalistica tedesca” organizzato per il 17 e il 18 maggio, al contributo e allo sguardo prospettico della dottrina straniera, chiamando giuristi colombiani, cileni, spagnoli, giapponesi, inglesi e italiani a confrontarsi sui temi delle tre sessioni “Dogmatica penalistica tedesca: “quarto potere statale” o giuoco delle perle di vetro?”, “La teoria penalistica tedesca: punto di riferimento o esperienza eccezionale?” e “Scienza penalistica politico-criminale: impulso al legislatore o acritica?”. Sarà presente in quest’ultima sessione il Prof. Vittorio Manes dell’Università di Bologna.