Sommario: 1. Un rapporto scientifico e umano tanto lungo quanto felice. – 2. Tre tipi di studiosi del diritto penale europeo. – 3. L’attuale ritorno in forza dei nazionalismi e la conseguente crisi del processo di europeizzazione del diritto criminale. – 4. L’interpretazione conforme al diritto UE: un criterio ermeneutico sottoposto a mille tensioni. – 5. Il tradizionale ricorso da parte dei giudici all’interpretazione conforme sia in bonam che in malam partem. – 6. Gli eccessi giurisprudenziali dell’interpretazione conforme in malam partem per ragioni di “fedeltà comunitaria”: gli scivolamenti nell’analogia. – 7. Breve digressione sulla attitudine delle norme UE a plasmare gli elementi normativi della fattispecie penale con effetti in malam partem. – 8. I limiti all’interpretazione conforme in malam partem posti dalla Corte di giustizia: la preclusione di tale soluzione ermeneutica rispetto alle norme UE not self-executing. – 9. Ancora sull’inammissibilità dell’interpretazione conforme in malam partem riguardo alle norme UE not self-executing. – 10. Le oscillazioni della giurisprudenza di legittimità in ordine all’ammissibilità delle forme di incidenza in malam partem del diritto UE sulla fattispecie penale. – 11. Tra garantismo, nazionalismo ed europeismo: le diverse posizioni dottrinarie in merito alla liceità della interpretazione conforme in malam partem della fattispecie penale. – 12. Gli argomenti a sostegno del divieto assoluto di interpretazione conforme al diritto UE con effetti di sfavore. – 13. Gli argomenti favorevoli alla generalizzata ammissibilità della interpretazione conforme in malam partem al diritto UE. – 14. Gli argomenti a supporto della necessità di consentire l’interpretazione conforme con effetti di sfavore rispetto alle solo norme UE self-executing. – 15. Considerazioni conclusive.
* Il presente lavoro, ultimato nel gennaio 2022, è destinato agli “Scritti in onore di Giovanni Grasso”, di prossima pubblicazione.