Nota a Cass., Sez. V, ord. 18 novembre 2022 (dep. 11 gennaio 2023), n. 693, Pres. Pezzullo, est. Catena
Abstract. La ricostruzione della nozione di dolo specifico di profitto nei delitti di furto è oggetto di un contrasto giurisprudenziale dalla durata almeno ventennale che, dapprima latente, è divenuto negli ultimi anni sempre più manifesto, sino a richiedere l’intervento pacificatore delle Sezioni Unite. Nelle more della pronuncia, il presente contributo prende criticamente in esame i vari indirizzi interpretativi invalsi nella giurisprudenza di legittimità, suggerendo infine un’inedita soluzione ad un problema classico della dogmatica dei delitti contro il patrimonio.
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Il fatto e il procedimento nei gradi di merito. – 3. Il panorama giurisprudenziale. – 4. Nel merito della questione controversa: osservazioni preliminari. – 5. L’orientamento tradizionale ed espansivo: critica. – 6. Gli indirizzi restrittivi: apprezzamento e rilievi critici. – 7. Una modesta proposta: il dolo di profitto come volontà di trarre dal bene sottratto il suo tipico valore d’uso, o il suo valore intrinseco.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.