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02 Aprile 2025


Processo penale telematico: il Presidente del Tribunale di Milano proroga la sospensione temporanea dell'utilizzo dell'applicativo APP

Decreto ex art. 175 bis co. 4 c.p.p.: proroga di sospensione temporanea dell'utilizzo dell'applicativo APP per l'adozione e il deposito di atti, documenti, richieste e memorie realtiìvi alle fasi processuali



Segnaliamo ai lettori e pubblichiamo in allegato, per l'interesse, il decreto del Presidente del Tribunale di Milano, Dott. Fabio Roja, con cui è stata prorogata fino al 30 giugno 2025 la sospensione dell'utilizzo dell'applicativo APP. Analoghi provvedimenti sono stati adottati in altre sedi giudiziarie.

Tra le motivazioni di tale decisione, si segnala il seguente passaggio in cui si afferma che «permangono, malgrado gli interventi migliorativi effettuati sul sistema, numerosi aspetti di criticità che sconsigliano un uso esclusivo del canale telematico e segnatamente: una lentezza complessiva del sistema del tutto incompatibile allo stato con la digitalizzazione di tutti gli atti parallelamente alla celebrazione dell'udienza; l'impossibilità per il giudice di apporre direttamente modifiche sul verbale di udienza dopo la sua compilazione; la presenza di continui bug dal sistema; la presenza nella scrivania del giudice di verbali di altri procedimenti confluiti da diverse sezioni; l'impossibilità di formare il fascicolo per il dibattimento da parte del pubblico ministero con evidenti conseguenze sul piano della normale applicazione delle norme soprattutto per i giudizi celebrati con rito direttissimo; l'impossibilità di APP di espungere atti o documenti dal fascicolo del dibattimento qualora dichiarati superflui o inutilizzabili con ciò determinandosi di fatto una sostituzione del fascicolo delle indagini preliminari a quello del dibattimento; l'impossibilità dell'applicativo di fornire la firma digitale del cancelliere sul decreto di giudizio immediato e ciò malgrado l'intervenuta segnalazione al fornitore di tale problematica fondamentale per la valida compilazione dell'atto; l'assenza di adeguate dotazioni informatiche»

Si osserva, inoltre, che «il passaggio esclusivo alle modalità telematiche causerebbe un effetto di rallentamento di tutta l'attività processuale con pesanti ricadute sul piano dell'efficienza e della qualità del servizio che provocherebbe certamente criticità operative e dilatazione dei tempi in punto di trattazione e definizione degli affari penali con pesanti coinvolgimenti programmatici in tema di raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNRR». 

 

Il testo integrale del decreto è consultabile in allegato.