Cass., Sez. un., u.p. 26 novembre 2020, Pres. Cassano, Rel. Fidelbo
Con ordinanza 1825/2020 la VI Sezione della Corte di cassazione, rilevata l’emersione di un contrasto nella giurisprudenza di legittimità, aveva rimesso il ricorso alle Sezioni unite affinché chiarissero «se la causa di non punibilità di cui all’art. 384, comma primo, cod. pen. sia o meno applicabile al convivente more uxorio».
All’esito dell’udienza del 24 settembre scorso le Sezioni unite avevano ritenuto di rinviare l’esame della questione in attesa che la Corte costituzionale si pronunciasse sulla legittimità della disciplina che ha sospeso la prescrizione per ragioni connesse all’emergenza covid (la Consulta ha assunto la propria decisione il 18 novembre, dichiarando le questioni infondate).
All’esito dell’udienza del 26 novembre, esaminata infine la questione, le Sezioni unite – secondo quanto si apprende dall’informazione provvisoria diramata dall’ufficio stampa della Suprema Corte – hanno dato soluzione «affermativa».
In attesa delle motivazioni, che pubblicheremo non appena depositate, sulla questione può leggersi in questa Rivista una nota di Enrico Mezza.
(Francesco Lazzeri)