Abstract. Nel “festeggiare” i vent’anni della sentenza Franzese, l’autore coglie l’occasione per fare il punto in tema di causalità, riconoscendo non solo i meriti, ma anche i limiti di questa storica pronuncia. Muovendo dal contrasto giurisprudenziale che si è creato sui processi in tema di responsabilità da amianto, si evidenzia come la causa risieda nel principio formulato proprio dalla sentenza Franzese secondo il quale le carenze esplicative derivanti dall’impiego di una legge statistica possono essere compensate attraverso evidenze probatorie derivanti dalla probabilità logica. Un principio destinato ad entrare in rotta di collisione con la personalità della responsabilità penale.
SOMMARIO: 1. La struttura differenziata della causalità penale tra decorso reale e decorso ipotetico. – 2. Il contrasto giurisprudenziale in tema di causalità nei processi d’amianto: una realtà che fa male. – 3. La causa del contrasto ravvisabile nella sentenza Franzese. –3.1. I grandi meriti della sentenza Franzese. – 3.2. Il grande limite: la compensazione della probabilità statistica con la probabilità logica. – 4. Le recenti condanne in tema di amianto basate proprio sulla “compensazione Franzese”. – 5. Il ruolo dei giudici di merito e di legittimità davanti ai contrasti esplicativi. – 6. Nuovi scenari strutturali in tema di causalità: la “compensazione Franzese” applicabile al decorso causale ipotetico. – 7. Le ragioni per rimettere la questione alle Sezioni Unite.
*Il presente contributo è stato pubblicato nella Rivista Italiana di Medicina legale, 4/2022. Si ringraziano l’Editore Giuffrè e i Direttori Fabio Buzzi e Francesco Centonze per averne autorizzato la pubblicazione in questa Rivista.