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26 Luglio 2024


Prevedibilità ex lege dell’evento mortale e responsabilità oggettiva nell’omicidio preterintenzionale. Un primo spiraglio per la colpa in concreto si apre nella giurisprudenza della Quinta Sezione

Cass., Sez. V, sent. 3 aprile 2023 (dep. 31 agosto 2023), n. 36402, Pres. Catena, est. Sessa; Cass., Sez. V, sent. 10 novembre 2023 (dep. 13 dicembre 2023), n. 49667, Pres. Sabeone, est. Caputo



AbstractIl prevalente orientamento della giurisprudenza di legittimità ravvisa l’elemento soggettivo dell’omicidio preterintenzionale nel c.d. dolo unitario, ritenendo che la prevedibilità dell’evento mortale sia assorbita nell’intenzione di risultato. Aderendo a tale posizione, la prima delle sentenze in commento reputa infondata l’eccezione di illegittimità costituzionale dell’art. 584 c.p. proposta dal ricorrente per violazione del principio di colpevolezza. Invero, la prevedibilità dell’evento sarebbe insita nella disposizione incriminatrice e non potrebbe essere ignorata da chiunque sia obbligato a rispettare la legge penale. Al contrario, la seconda pronuncia ravvisa l’elemento psicologico dell’omicidio preterintenzionale nella combinazione tra il dolo, per la condotta base, e la colpa in concreto, per l’evento. La Corte rileva l’inammissibilità di una presunzione assoluta come quella che vorrebbe la prevedibilità dell’evento assorbita dall’intenzione di risultato ed estende alla disposizione in esame la soluzione delle Sezioni unite Ronci. Dal suo canto, la dottrina è risoluta nel criticare la prevalente posizione giurisprudenziale, rilevando come essa finisca per ascrivere in modo oggettivo la responsabilità. Nondimeno, si discute se la necessaria imputazione colpevole dell’evento imponga l’accertamento della colpa nei suoi tratti ordinari o se, invece, essa assuma una diversa conformazione nel contesto illecito. Al riguardo, è opportuno vagliare le varie posizioni dottrinali al fine di saggiarne l’effettiva “distanza” e di proporre una lettura costituzionalmente orientata della disposizione.

SOMMARIO:  1. L’orientamento prevalente nella giurisprudenza di legittimità. – 2. Uno spiraglio per la colpa in concreto. – 3. La dottrina unanime critica la tesi della prevedibilità ex lege. – 4. La colpa concepita nei suoi requisiti ordinari. – 5. La diversa conformazione della colpa nel contesto illecito. – 6. Considerazioni conclusive.

 

*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.