Abstract. Nel quadro di un già ricco dibattito sviluppatosi intorno alle proposte di riforma dei reati fallimentari presentate dalle due “Commissioni Bricchetti”, il contributo si concentra sulle modifiche concernenti il delitto di bancarotta fraudolenta “impropria”. Entrambi i testi di riforma, del tutto coincidenti sul punto, paiono esibire significativi elementi di novità rispetto alla normativa vigente, vista la soppressione della c.d. “bancarotta impropria da reato societario”, nonché del riferimento alle «operazioni dolose» contenuto nell’ipotesi successiva. Eppure l’impatto della nuova disciplina viene “minimizzato” dagli stessi conditores, sulla base di una pretesa “continuità” tra le norme in successione. Sorge così l’interesse a esaminare nel dettaglio i contenuti di tale intervento, prestando particolare attenzione ai suoi potenziali risvolti intertemporali, anche con l’obiettivo di individuare possibili accorgimenti che potrebbero proficuamente essere apportati nel testo definitivo.
SOMMARIO: 1. La riscrittura della disciplina della bancarotta fraudolenta (ex) “impropria” nel contesto della proposta della prima Commissione Bricchetti. – 2. Una prima delimitazione dell’ambito applicativo della nuova fattispecie: l’introduzione di un’inedita clausola di riserva. – 3. L’abrogatio sine abolitione della bancarotta impropria da reato societario. – 4. La soppressione del riferimento alle «operazioni dolose»: primi dubbi sull’asserita continuità normativa con la disciplina vigente. – 4.1. L’enigma irrisolto delle «operazioni dolose»: (pochi) punti fermi e (molte) incertezze. – 4.2. L’imputazione soggettiva del dissesto e il discrimen con la bancarotta cagionata «con dolo»: dai criteri della “intensità” e del “tipo” di dolo alla “bancarotta preterintenzionale”. – 4.3. L’espansione delle «operazioni dolose» nel diritto vivente e il difficile “transito” nella nuova disciplina. – 5. Un breve intermezzo sulla perdurante assenza di una definitio del «dissesto»: una lacuna periculosa? – 6. Conservazione vs innovazione: la “doppia anima” della nuova bancarotta fraudolenta in società e consorzi cagionata «con dolo».
* In vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, il contributo, qui pubblicato in anteprima, è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.