Cass., Sez. VI, sent. 16 giugno 2025 (dep. 30 giugno 2025), n. 24100, Pres. De Amicis, Rel. Giordano
Segnaliamo ai lettori una recente decisione della Corte di cassazione intervenuta sul delicato tema del rapporto tra mandato di arresto europeo e tutela dei diritti fondamentali. Segnatamente, la Sezione VI ha adottato una soluzione attenta al diritto alla salute del ricercato, ritenendo che, «qualora successivamente alla decisione che dispone la consegna emergano motivi seri e comprovati di ritenere che la consegna esponga la persona richiesta a un rischio reale di riduzione significativa della sua aspettativa di vita o di deterioramento rapido e irrimediabile del suo stato di salute, la Corte d’appello, quale giudice dell’esecuzione, possa rifiutare la consegna con ordinanza ricorribile in cassazione ai sensi dell’art. 22 legge 22 aprile 2005, n. 69».
La pronuncia si pone sul tracciato del proficuo dialogo tra Corte costituzionale e Corte di giustizia in materia di rispetto dei diritti fondamentali della persona destinataria di un MAE.
Le motivazioni della pronuncia sono consultabili in allegato.
(Elisa Grisonich)