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27 Settembre 2023


Rivista italiana di diritto e procedura penale n. 2/2023

Abstract dei contenuti (a cura di Candida Mistrorigo)



Con l'autorizzazione dell'editore Giuffrè Francis Lefebvre anticipiamo di seguito gli abstract dei lavori pubblicati nell'ultimo numero della Rivista italiana di diritto e procedura penale (n. 2/2023).

 

DOTTRINA

ARTICOLI

Luparia Donati L., Della Torre J., Profili dell’azione penale (e dell’inazione) nel sistema della procura europea, p. 347 ss.

L’articolo si concentra sulla tematica dell’azione penale e dell’archiviazione nel sistema della Procura europea. Ricostruire la disciplina in materia permette di avere una riprova privilegiata di quanto la riottosità degli Stati a cedere porzioni della loro sovranità penale all’Unione europea abbia prodotto “frutti avvelenati”. Ciò ha rischiato, non solo di provocare lesioni dei principi proclamati nella Carta di Nizza, ma anche di impedire il raggiungimento degli obiettivi di efficienza perseguiti con l’istituzione del nuovo accusatore sovranazionale.

 

Callari F., L’indicazione sommaria delle fonti di prova e dei relativi fatti nel decreto che dispone il giudizio: la pericolosa ambivalenza del pharmakon, p. 387 ss.

L’art. 429 comma 1 c.p.p., tra i requisiti del decreto dispositivo del giudizio, prevede l’indicazione sommaria delle fonti di prova e dei fatti a cui esse si riferiscono (lett. d). Secondo la communis opinio, si tratta di una previsione che assolve principalmente ad una esigenza di garanzia per l’imputato, mettendolo in condizione di percepire in modo esauriente e puntuale l’accusa che gli viene contestata. Di fronte, però, alla prassi di taluni g.u.p. di dare ampia ragione del provvedimento di rinvio a giudizio, predisponendo un’attenta valutazione degli elementi raccolti nella fase delle indagini e dell’udienza preliminare in funzione del giudizio di fondatezza dell’accusa, ora da intendersi come ragionevole previsione di condanna, si pone una questione assai rilevante e ormai ineludibile: individuare le conseguenze di tale “anomalia” e, in particolare, saggiare i possibili rimedi affinché la delineata garanzia difensiva non si risolva in un “pre-giudizio” sulla colpevolezza dell’imputato agli occhi del giudice del dibattimento, soprattutto nel tempo presente e nel futuro, in considerazione della recente modifica della regola di giudizio per l’udienza preliminare.

 

Giugni I., Potere monitorio della Corte costituzionale e legalità penale, p. 427 ss.

Nel dialogo con il Parlamento la Corte costituzionale ricorre spesso alle pronunce monito allo scopo di produrre un intervento legislativo sinergico che renda l’ordinamento maggiormente conforme ai principi costituzionali. Nel tempo presente, gli appelli rivolti alle Camere paiono essere divenuti più pregnanti e persuasivi, anche assumendo la forma di sollecitazioni “a termine” nella tecnica decisoria di nuovo conio del rinvio a data fissa. Il contributo ripercorre l’evoluzione della giurisprudenza costituzionale nella declinazione del potere monitorio, cercando di verificare la compatibilità degli avvisi al legislatore — ad tempus e non — con il principio di legalità penale e di evidenziare possibili soluzioni alle criticità riscontrate anche sul piano dell’efficacia di tali strumenti.

 

Note a sentenza

Trinchera T., Un pervicace non sequitur. La finalità ripristinatoria della confisca per equivalente e la sua natura sostanzialmente punitiva, p. 467 ss.

Prendendo spunto da una recente decisione delle Sezioni Unite della Corte di cassazione, il contributo passa in rassegna in chiave critica i diversi argomenti che portano la giurisprudenza a riconoscere natura sanzionatorio-punitiva alla confisca per equivalente e si interroga su quale sia la reale natura giuridica da riconoscere a questa ipotesi speciale di confisca.

 

 

SPECIALE “I NUOVI PERCORSI DEL SISTEMA SANZIONATORIO TRA RICERCA DI EFFICIENZA E GARANZIE”

(Atti del X Convegno nazionale dell’Associazione Italiana dei Professori di Diritto Penale (Milano, 23/24 settembre 2022)

 

Cartabia M., Apertura dei lavori, p. 491 ss.

Palazzo F., Scopi e valori ispiratori della riforma del sistema sanzionatorio, p. 497 ss.

Bartoli R., Brevi considerazioni sulla giustizia deflattiva come concetto generale e nella riforma Cartabia, p. 511 ss.

Brunelli D., Giustizia deflattiva e procedibilità a querela nella legge Cartabia, p. 525 ss.

Paliero C.E., “Principio di esiguità” e deflazione penale: la ricetta italiana del “tipo bagatellare”, p. 535 ss.

Mazzacuva N., Le sanzioni sostitutive e la pena pecuniaria (introduzione), p. 553 ss.

Gatta G.L., Riforma Cartabia e sistema sanzionatorio: tra efficienza dell’esecuzione penale ed effettività della pena, p. 561 ss.

Gaeta P., Ragionando su alcuni ossimori della riforma delle pene sostitutive, p. 573 ss.

Risicato L., La riforma delle pene sostitutive tra molti pregi e qualche asimmetria, p. 585 ss.

Manes V., Introduzione alla sessione “il nodo della prescrizione”, p. 595 ss.

Aprile E., Prescrizione del reato e improcedibilità dell’azione penale: brevi note su alcuni profili problematici, p. 597 ss.

Ferrua P., Il nodo della prescrizione: fantasmagoria dell’improcedibilità, p. 607 ss.

Giunta F., La prescrizione deflattiva. Una rivisitazione, p. 617 ss.

Maiello V., Indagini e udienza preliminare nello specchio della legalità penale, p. 625 ss.

Ceresa Gastaldo M., Gli intrecci tra norme sostanziali e norme processuali, p. 635 ss.

De Francesco G., Giustizia riparativa: uno sguardo dal ponte, p. 643 ss.

Mannozzi G., La giustizia riparativa: brevi note su contesto, disciplina ed effetti trasformativi, p. 649 ss.

Castellano L., La giustizia riparativa, p. 659 ss.

Dolcini E., La riforma Cartabia: un (quasi) miracolo che non ha nulla di sovrannaturale., p. 665 ss.

Fiandaca G., La Riforma Cartabia: quale significato nel cantiere interrotto delle riforme di sistema, p. 671 ss.

Fidelbo G., Una riforma coraggiosa rivolta a ridurre la centralità della pena detentiva carceraria, p. 679 ss.

Grasso G., Il nuovo sistema sanzionatorio dopo la riforma Cartabia, p. 685 ss.

Pelissero M., Una riforma tra obiettivi ambiziosi e resistenze di sistema, p. 699 ss.

 

COMMENTI E DIBATTITI

Abolire il reato di tortura? Un dialogo a più voci

Dolcini E., La proposta di legge Vietri e i tormentati destini delle incriminazioni della tortura, p. 729 ss.

Giostra G., Rigurgito normativo, p. 733 ss.

Cocco G., La questione del diritto e del bando della tortura negli Stati di diritto, p. 737 ss.

Cornelli R., Sostenere l’insostenibile. Un’analisi critica delle tesi a supporto della proposta di abrogazione

del reato di tortura, p. 745 ss.

Meloni C., La tortura tra diritto interno e obblighi internazionali di incriminazione, p. 751 ss.

Pavarin G.M., Abolizione del reato di tortura: breve critica delle flebili ragioni di una discutibilissima proposta, p. 759 ss.

 

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Tra gli ulteriori contributi presenti nel fascicolo della Rivista, oltre alle consuete rassegne di giurisprudenza costituzionale e di giustizia penale sovranazionale, si segnalano, nella Rassegna bibliografica, le recensioni delle seguenti monografie:

Caletti G.M., Dalla violenza al consenso nei delitti sessuali. Profili storici, comparati e di diritto vivente., Bologna University Press, Bologna, 2023, pp. 505. (Jorge Fernandez Mejias)

Morao H., Tavares Da Silva R., (a cura di), Fairness in Criminal Appeal. A critical and interdisciplinary Analysis of the ECtHR Case-Law, Springer, Cham, 2023, pp. 213. (Gaia Caneschi)

Visconti A., Problemi e prospettive della tutela penale del patrimonio culturale, G. Giappichelli Editore, Torino, 2023, pp. 464. (Gian Paolo Demuro)