Abstract. L’Autore s’interroga sulla possibilità di delimitare la responsabilità medica per colpa grave, distinguendo tra una delimitazione in condizioni di normalità e una delimitazione in condizioni di emergenza. Sul piano legislativo, risulta paradossale che il nostro sistema vigente abbia previsto una delimitazione “forte” per le situazioni di emergenza e una delimitazione “debole” per quelle di normalità, mentre in prospettiva di riforma sarebbe opportuno disciplinare in modo per certi aspetti rovesciato, prevedendo cioè una delimitazione “forte” per i contesti di normalità, mentre per le situazioni di emergenza potrebbero operare i principi generali. Sul piano strutturale, la delimitazione per le situazioni di normalità deve passare da una tipizzazione della peculiare situazione di rischio particolarmente complessa che il medico deve affrontare, rispetto alla quale è costituzionalmente ragionevole punire soltanto se la colpa risulta grave.
SOMMARIO: 1. Le possibili chiavi di lettura del tema assegnatomi: tra prospettiva vigentista e prospettiva politico-criminale costituzionalmente orientata. – 2. Pandemia e delimitazione della responsabilità colposa: se e come. – 2.1. Le ragioni della necessità di una norma ad hoc. – 2.2. I problemi di una delimitazione della responsabilità basata sulla colpa grave. – 3. Tentativo di razionalizzazione del sistema in una prospettiva politico-criminale costituzionalmente orientata. – 3.1. Normalità e delimitazione della responsabilità attraverso la colpa grave. – 3.1.1. La valutazione di gravità della colpa. – 3.2. Pandemia e stato di necessità perdurante. – 4. Conclusioni a carattere generalissimo.
* Il contenuto rappresenta il testo della relazione tenuta dall'Autore al Convegno “Il grado della colpa nel diritto penale della medicina: un’analisi di politica criminale”, svoltosi a Salerno il 9 novembre scorso, i cui atti sono in corso di pubblicazione, a cura di Antonino Sessa.