Una riflessione sugli automatismi in materia cautelare e sulla fissazione del petitum nel giudizio di costituzionalità. Nota a Trib. Vercelli, Sez. civ., ord. 14 febbraio 2019
Abstract. Il presente lavoro offre un commento a una questione di costituzionalità della cd. Legge Severino del tutto nuova, recentemente sollevata dal Tribunale di Vercelli, che verte specificamente sul tema degli automatismi applicativi della misura cautelare della sospensione dalla carica pubblica e prescinde dalla vexata quaestio della sua natura giuridica. Come si vedrà, il petitum, così come formulato dal Collegio in sede di rimessione, è però molto più ristretto e il lavoro, verso la conclusione, amplia la prospettiva sulla giurisprudenza costituzionale, interrogandosi sulla possibilità di individuare criteri affidabili per ammettere una riformulazione, da parte della Consulta, dell’oggetto del giudizio di costituzionalità per come fissato dall’ordinanza di rimessione.
SOMMARIO: 1. Il quadro normativo e la novità della questione di costituzionalità sollevata. – 2. La decisione del Tribunale, la ridefinizione della questione esposta nell’istanza. – 3. Le questioni troppo sbrigativamente rigettate: il doppio automatismo applicativo, nell’an e nel quantum. In difesa della discrezionalità nella commisurazione della misura cautelare. – 4. L’oggetto del giudizio di costituzionalità: fino a che punto è pensabile un recupero delle questioni “implicite”?
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.