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13 Novembre 2024


Abolizione dell'abuso d'ufficio: anche per il Tribunale di Bolzano la convenzione di Merida comporta un obbligo di "stand-still". Sesta ordinanza di rimessione alla Corte costituzionale

Trib. Bolzano ord. 11 novembre 2024, Pres. Tappeiner, est. Secchi



Segnaliamo ai lettori l'ordinanza allegata, con la quale il Tribunale di Bolzano ha sollevato questione di legittimità costituzionale della norma abolitrice del reato di abuso d'ufficio (art. 1 l. n. 114/2024). Si tratta, in ordine di tempo, della sesta ordinanza di rimessione alla Corte costituzionale, dopo le tre del Tribunale di Firenze (clicca qui, qui e qui), quella del Tribunale di Locri (clicca qui) e quella del Tribunale di Busto Arsizio (clicca qui).

La questione, come già nelle precedenti occasioni, viene ritenuta ammissibile e non manifestamente infondata per contrasto con l'art. 117 Cost. e, in particolare, per la Convenzione ONU contro la corruzione (Merida). Tale convenzione, secondo l'ordinanza allegata, comporterebbe infatti un obbligo di "stand-still", cioè "l'obbligo internazionale di mantenere le cose come sono, precludendo a uno Stato-parte come l'Italia - che già prevedeva nel proprio ordinamento il reato di abuso d'ufficio prima della ratifica della Convenzione - di abrogare detto reato".

Si rinvia il lettore al testo dell'ordinanza allegata e, in particolare, alla sintesi dell'argomentazione centrale contenuta nelle pagine 8 e 9.