ISSN 2704-8098
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19 Marzo 2025


L’iter normativo della c.d. “legge bavaglio" è giunto al termine

Analisi delle modifiche apportate all’art. 114 c.p.p., con particolare riferimento alla compatibilità con i dettami europei e al bilanciamento dei diversi valori costituzionali



AbstractIl presente contributo analizza l'introduzione della cosiddetta "legge-bavaglio" in Italia, una disposizione normativa che vieta la pubblicazione integrale delle ordinanze cautelari personali nei procedimenti penali. La normativa, contenuta nel d.lgs. 198/2024, è stata adottata per adeguarsi alla Direttiva UE 2016/343, sulla presunzione di innocenza. Si esaminano dunque gli aspetti giuridici dell’intervento legislativo; in particolare, soffermandosi sul delicato bilanciamento tra l'art. 21 della Costituzione (libertà di stampa) e gli artt. 2, 24 e 27 (diritto di difesa e principio di non colpevolezza). Il dibattito si incentra sulla piena compatibilità dell’intervento normativo con la Direttiva UE, interrogandosi se la normativa italiana adempia pienamente alle sue disposizioni. Infatti, sebbene il provvedimento intenda tutelare la presunzione di innocenza, lo stesso solleva interrogativi sulla compatibilità con il diritto di cronaca. Il nuovo quadro normativo rischia di limitare eccessivamente l'accesso pubblico all’informazione, sacrificando il controllo democratico sul processo penale.

SOMMARIO: 1. La “legge-bavaglio” e il suo iter d’approvazione. – 2. Il contesto normativo. – 3. Le ragioni della modifica. – 4. Le implicazioni politiche. – 5. Lo schema finale di decreto legislativo del 9 dicembre 2024, l’emanazione del (conseguente) d.lgs. 198/2024 e il recente protocollo sottoscritto a Milano.

 

*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.