ISSN 2704-8098
logo università degli studi di Milano logo università Bocconi
Con la collaborazione scientifica di

  Articolo  
20 Gennaio 2025


La natura discriminatoria del requisito della residenza decennale per l’accesso al reddito di cittadinanza: gli effetti della sentenza C-112/22 e C-223/22 della CGUE sui procedimenti penali per false dichiarazioni nella richiesta del beneficio

Corte di Giustizia UE, 29 luglio 2024, C-112/22 CU e C-223/22



AbstractIl contributo esamina la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea del 29 luglio 2024, nelle cause C-112/22 e C-223/22, che ha ritenuto incompatibile con il principio di parità di trattamento sancito dall’art. 11 della direttiva 2003/109/CE il requisito della residenza decennale per l'accesso al reddito di cittadinanza previsto dall'art. 2 del d.l. 4/2019, nonché la sanzione penale per falsa dichiarazione sul possesso di tale requisito, prevista dall'art. 7 dello stesso decreto, nei confronti dei cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo. L’analisi si concentra sugli effetti di tale pronuncia sui procedimenti penali in corso e già passati in giudicato per il reato ex art. 7 d.l. 4/2019; inoltre vengono esplorate le possibili implicazioni del decisum dei Giudici di Lussemburgo rispetto agli esiti dei due giudizi ancora pendenti innanzi alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia, riguardanti rispettivamente la legittimità del requisito soggettivo della lungo-residenza con riferimento alla posizione dei cittadini UE e alla posizione dei cittadini di Paesi terzi titolari di protezione internazionale.

SOMMARIO: 1. Premessa. Profili di illegittimità (costituzionale e europea) del requisito soggettivo della lungo-residenza previsto per l’accesso al RdC. – 2. Le vicende intertemporali che hanno riguardato la fattispecie prevista dall’art. 7 d.l. 4/2019. – 3. La vicenda in esame, le questioni pregiudiziali poste dal giudice del rinvio e la presa di posizione della Corte di Giustizia sulla natura discriminatoria del requisito di residenza decennale previsto dall’art. 2 del d.l. 4/2019. – 4. Gli effetti “penali” della decisione della Corte di Giustizia… – 4.1. … sui procedimenti penali in corso. – 4.2. …e sulle sentenze irrevocabili di condanna. – 4.3. Un ostacolo (superabile) alla disapplicazione. – 5. Per concludere: alcune previsioni sugli esiti dei procedimenti pendenti innanzi alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia sulla legittimità del requisito di residenza decennale e il destino degli “altri” procedimenti penali relativi all’art. 7 d.l. 4/2019.

 

*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.