Corte di Giustizia UE, 29 luglio 2024, C-112/22 CU e C-223/22
Abstract. Il contributo esamina la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea del 29 luglio 2024, nelle cause C-112/22 e C-223/22, che ha ritenuto incompatibile con il principio di parità di trattamento sancito dall’art. 11 della direttiva 2003/109/CE il requisito della residenza decennale per l'accesso al reddito di cittadinanza previsto dall'art. 2 del d.l. 4/2019, nonché la sanzione penale per falsa dichiarazione sul possesso di tale requisito, prevista dall'art. 7 dello stesso decreto, nei confronti dei cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo. L’analisi si concentra sugli effetti di tale pronuncia sui procedimenti penali in corso e già passati in giudicato per il reato ex art. 7 d.l. 4/2019; inoltre vengono esplorate le possibili implicazioni del decisum dei Giudici di Lussemburgo rispetto agli esiti dei due giudizi ancora pendenti innanzi alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia, riguardanti rispettivamente la legittimità del requisito soggettivo della lungo-residenza con riferimento alla posizione dei cittadini UE e alla posizione dei cittadini di Paesi terzi titolari di protezione internazionale.
SOMMARIO: 1. Premessa. Profili di illegittimità (costituzionale e europea) del requisito soggettivo della lungo-residenza previsto per l’accesso al RdC. – 2. Le vicende intertemporali che hanno riguardato la fattispecie prevista dall’art. 7 d.l. 4/2019. – 3. La vicenda in esame, le questioni pregiudiziali poste dal giudice del rinvio e la presa di posizione della Corte di Giustizia sulla natura discriminatoria del requisito di residenza decennale previsto dall’art. 2 del d.l. 4/2019. – 4. Gli effetti “penali” della decisione della Corte di Giustizia… – 4.1. … sui procedimenti penali in corso. – 4.2. …e sulle sentenze irrevocabili di condanna. – 4.3. Un ostacolo (superabile) alla disapplicazione. – 5. Per concludere: alcune previsioni sugli esiti dei procedimenti pendenti innanzi alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia sulla legittimità del requisito di residenza decennale e il destino degli “altri” procedimenti penali relativi all’art. 7 d.l. 4/2019.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.