ISSN 2704-8098
logo università degli studi di Milano logo università Bocconi
Con la collaborazione scientifica di

  Articolo  
16 Maggio 2023


Diffamazione a mezzo stampa, autonoma portata diffamatoria del titolo e riflessioni sull’attualità del criterio della percezione del “lettore medio” nell’era del giornalismo online

Cass, Sez. 5, 13 ottobre 2022 (dep. 10 gennaio 2023), n. 503, Pres. Scarlini, est. Belmonte



AbstractCon la sentenza che si annota, in tema di diffamazione a mezzo stampa, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio di diritto per cui è da escludersi il carattere diffamatorio della pubblicazione che sia incapace di ledere o mettere in pericolo l’altrui reputazione per la percezione che ne possa avere il “lettore medio”, intendendo con tale ultima espressione il soggetto che, lungi dal fermarsi alla mera lettura del titolo, vada ad esaminare, seppur senza particolare sforzo o arguzia, il testo dell’articolo e gli altri elementi che concorrono a delineare la pubblicazione. La decisione, che senz’altro costituisce rinnovata occasione per affrontare il tradizionale tema del bilanciamento tra libertà di parola e reputazione individuale, dà altresì l’opportunità di ripercorrere l’evoluzione giurisprudenziale di un criterio, quello della “percezione del lettore medio”, che, fin dagli anni Novanta, funge da ago della bilancia per individuare il confine tra lecito esercizio del diritto di cronaca giornalistica e illecita offesa all’altrui reputazione. In particolare, si avrà modo di porre in evidenza come l’utilizzo di tale criterio, nato con riferimento alla diffamazione a mezzo di giornali cartacei, debba oggi fare i conti con le peculiarità del giornalismo online e con le mutate abitudini dei suoi fruitori. Una breve disamina del fenomeno, non scevra da considerazioni di carattere sociologico, permetterà di comprendere le ragioni per cui, quando la diffamazione a mezzo stampa si trasferisce su Internet, la suindicata concezione di “lettore medio” appalesa i propri limiti, impedendo di assicurare un’adeguata tutela alla reputazione, specie laddove – come accade nella vicenda oggetto della sentenza in esame – la lesione all’altrui reputazione sia localizzata nel solo titolo dell’articolo di giornale.

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. La vicenda de qua. – 3. La reputazione individuale: un bene giuridico dalla connotazione relativa e graduabile. – 4. Il criterio del c.d. “lettore medio” come sede del bilanciamento tra tutela della reputazione e diritto di cronaca giornalistica. – 5. L’autonoma portata diffamatoria del titolo: una questione da risolvere con l’impiego del criterio del lettore medio. – 6. La motivazione della Cassazione nel caso di specie: il lettore medio non è assimilabile ad un lettore frettoloso. – 7. Il nuovo volto del giornalismo nell’era del web 2.0: riflessioni sull’attualità del criterio del lettore medio in tema di diffamazione a mezzo stampa online.

 

*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.