Cass. pen., sez. VI, sent. 28 novembre 2023 (dep. 8 febbraio 2024), n. 5635, pres. Fidelbo, rel. Gallucci
Abstract. Con la sentenza in commento, la Corte di cassazione, pronunciandosi in tema di turbata libertà degli incanti, ha escluso che il mendacio prodotto per accedere alla gara configuri un “mezzo fraudolento” ai sensi dell’art. 353 c.p., ritenendolo incidente su una fase soltanto preparatoria. Il presente contributo critica tale lettura, proponendo una soluzione che tenga conto della concreta offensività del mendacio, dell’accertamento circa la verificazione dell’evento, nonché della sussistenza del nesso causale.
SOMMARIO: 0. Premessa – 1. I fatti – 1.1. La decisione della Corte – 2. Sul contesto temporale di rilievo ai fini dell’art. 353 c.p. – 3. Sull’idoneità dei mezzi fraudolenti e sul reato di cui all’art. 353 c.p. come reato di evento – 4. Conclusioni
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.