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30 Dicembre 2024


La nuova direttiva 2024/1260 per il recupero e la confisca dei beni: un complessivo sforzo di armonizzazione per la lotta al crimine organizzato e all’infiltrazione criminale nell’economia

Direttiva (UE) 2024/1260 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 aprile 2024 riguardante il recupero e la confisca dei beni



Pubblichiamo di seguito un lavoro della prof.ssa A.M. Maugeri che riprende, aggiornandolo alla luce della Direttiva 2024/1260, il precedente commento relativo alla proposta di Direttiva (consultabile a questo link) pubblicato nel fascicolo n. 1/2024 di Diritto penale contemporaneo - Rivista Trimestrale. 

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SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Procedimento in materia penale. – 3. Il congelamento dei beni: l’autorità di emissione e le garanzie. – 3.2. Ulteriore disciplina e garanzie. – 4. La confisca diretta e la nozione di provento del reato. – 5. La confisca di valore. – 6. La confisca nei confronti dei terzi. – 6.1. Il diritto di difesa dei terzi. – 7. La confisca allargata. – 8. La confisca senza condanna ex art. 15 della Direttiva: non è un actio in rem. - 8.1. Ratio e Presupposti. - 8.2. L’implementazione dell’art. 15 nell’ordinamento italiano. – 9. La «Confisca di patrimonio ingiustificato collegato ad attività criminali» ex art. 16. – 9.1. Ambito di applicazione e autonomia del procedimento in rem. – 9.2. La prova dell’origine illecita: indizi e standard probatorio. – 10. Il diritto di difesa. – 11. Il principio di proporzione. – 11.1. Il principio di proporzione e la confisca dei proventi del reato. – 11.2. Il principio di proporzione e la confisca degli strumenti. – 12. L’esecuzione differita (considerando 36). – 12.1. Un termine ragionevole per il reperimento o identificazione successivi. Confisca senza prescrizione, spada di Damocle sine die. – 13. Rintracciamento e gestione dei beni. – 14. Conclusioni.