Abstract. In un tempo sospeso come quello della pandemia, dove l’eccezione prevale sulla regola, lo sguardo resta attratto (pervicacemente, forse per istinto di sopravvivenza) dalle norme ordinarie, che si osservano finalmente in prospettiva, approfittando della bolla anomala, che consente di seguire i flussi interpretativi, senza esserne investiti. Guardando con visione “aerea” le regole del processo si osservano importanti mutazioni geniche: al potenziamento dei poteri “investigativi” del pubblico ministero, (si pensi alla disciplina delle intercettazioni) si associa il depotenziamento delle sue prerogative “processuali”. Visibile dalla contrazione dei poteri di impugnazione, ma soprattutto dalla assegnazione di uno statuto probatorio deprivato al processo che si sviluppa attraverso un overturning assolutorio. La legittimazione di obblighi di rinnovazione a geometria variabile che diversificano lo statuto probatorio, a seconda che in grado di appello si preveda un ribaltamento sfavorevole all’imputato, piuttosto che assolutorio, produce una disparità che potrebbe sconfinare nella irragionevolezza. Analizzando il nuovo statuto della rinnovazione si colgono, inoltre, inedite sovrapposizioni tra prova scientifica e prova dichiarativa, che sono state assimilate sulla base della valorizzazione di una emergenza di imprevedibile rilevanza, ovvero il fatto che entrambe possono essere veicolate attraverso il “linguaggio verbale”: l’approdo ermeneutico si traduce in una perimetrazione innovativa della prova dichiarativa, a tratti stridente con le ontologiche differenze tra testimonianza e perizia.
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. La rinnovazione dell’esame del perito. – 2.1. L’inedita definizione della prova dichiarativa come quella che “si raccoglie attraverso il linguaggio verbale”. – 2.2. L’oggetto della prova: le “valutazioni” e le percezioni. – 2.3. Le modalità di acquisizione della prova scientifica e della testimonianza. – 2.4. La (differente) valutazione della prova dichiarativa e di quella scientifica. – 3. Le ragioni della rinnovazione in appello della prova dichiarativa decisiva. – 3.1. Le matrici sovralegislative dell’obbligo di rinnovazione. – 3.2. Il “contenimento” dell’obbligo di rinnovazione effettuato dalla Cassazione. – 3.3. La ratio dell’obbligo di rinnovazione dibattimentale della testimonianza. – 4. La perizia “prova neutra”. – 5. Le sovrapposizioni “reali” tra prova dichiarativa e prova scientifica: le dichiarazioni sui dati acquisibili da chiunque e quelle sui dati scientifici incontestati. – 6. La prova scientifica cartolare: la rinuncia all’esame del perito e l’acquisizione consensuale dell’elaborato peritale. – 7. Lo stato dell’arte: il processo penale asimmetrico. – 7.1. Asimmetrie valutative e probatorie: il processo ad approfondimento istruttorio variabile. – 7.2. Le indicazioni provenienti dalla giurisprudenza convenzionale. – 7.3. Statuto probatorio variabile e rinuncia al contraddittorio. – 7.4. Prospettive.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.