Abstract. Premessa la necessità di un metodo interdisciplinare nello studio della vigente disciplina amministrativa e penale in materia di immigrazione, vengono analizzati, alla luce di dati empirici, gli effetti negativi di tale regolazione. In riferimento al ruolo del diritto penale, si analizzano gli effetti distorsivi dell’adozione, ad opera del legislatore, del “controllo dei flussi” quale artificiale oggetto della tutela. Viene infine sottoposto a critica il cd. trattenimento “amministrativo” dei migranti.
SOMMARIO: 1. Scienza penalistica, legislazione e fenomeno migratorio. – 1.1. Premessa metodologica. – 1.2. Alcuni dati generali intorno alle dimensioni del fenomeno migratorio. – 2. La disciplina amministrativa dell’immigrazione e qualche ulteriore, inquietante dato empirico. – 3. Il ruolo del diritto penale. – 3.1. La tutela dei diritti fondamentali dei migranti. – 3.2. Il diritto penale dell’immigrazione e il feticcio del “controllo dei flussi migratori”. Profili di illegittimità costituzionale dell’art. 10-bis TUI. – 3.2.1. L’illegittimità degli ulteriori reati di mera inosservanza previsti nel TUI. – 3.2.2. Gli effetti distorsivi della ratio del “controllo dei flussi” sulle norme in tema di favoreggiamento e di impiego di migranti irregolari. – 3.3. L’horror libertatis nei confronti del migrante e il “trattenimento amministrativo”: l’eterno ritorno delle frodi delle etichette e il recente dibattito sulla ‘materia penale’.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.