Abstract. La riforma Cartabia ha riguardato diversi aspetti delle indagini preliminari e dunque dei poteri e degli strumenti messi a disposizione del pubblico ministero. È necessaria una lettura congiunta di tali modifiche per afferrarne il senso comune e per comprendere i nuovi spazi di manovra concessi alle determinazioni discrezionali dell’organo di accusa. Ad un aumento di poteri corrisponde un nuovo ambito di responsabilità che richiede al p.m. un utilizzo adeguato dei “nuovi” criteri di giudizio ai fini di una selezione dei casi meritevoli di processo. Si impone, dunque, non solo uno sforzo interpretativo verso la modernità ma anche un ripensamento culturale volto alla gestione della macchina del procedimento penale in chiave di efficienza, nel rispetto dei principi e valori costituzionali.
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. La notizia di reato, l’iscrizione dell’indagato. - 3. La procedibilità a querela. - 4. I criteri di definizione delle indagini preliminari. - 4.1. La particolare tenuità del fatto. - 4.2. La ragionevole previsione di condanna. - 4.3. I criteri di priorità. - 5. Conclusioni.
*Il presente contributo rielabora il testo della relazione tenuta dall'Autore presso la Scuola Superiore della Magistratura il 14 aprile 2023. Si ringrazia la Scuola per l’autorizzazione alla sua pubblicazione su questa Rivista