Abstract. Lo scritto ha per oggetto il tema – di indubbio rilievo pratico, ma inesplorato in dottrina e irrisolto in giurisprudenza – della perimetrazione dei diritti di difesa del terzo intestatario del bene oggetto di confisca di prevenzione. La riflessione prende le mosse dai contrastanti orientamenti espressi, in argomento, dalla Suprema Corte e si cimenta nell’esposizione ragionata e nella complessa sistematizzazione degli stessi, individuando un indirizzo tradizionale e maggioritario, per il quale il terzo intestatario può rivendicare esclusivamente l'effettiva titolarità e la proprietà dei beni sottoposti a vincolo, un indirizzo minoritario, secondo cui questi è legittimato a far valere anche l'insussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura nei confronti del proposto, e una gamma di posizioni intermedie. Lo studio punta a cogliere e rendere evidenti i punti di forza e di debolezza nonché le ragioni di fondo delle diverse opzioni ermeneutiche e si sofferma su alcune ipotesi problematiche in grado di mettere in crisi l’aprioristica e radicale negazione di un interesse qualificato del terzo a difendersi adducendo argomenti diversi da quelli relativi alla contestazione della fittizietà dell’intestazione. In conclusione, è auspicato l’intervento delle Sezioni Unite per portare chiarezza su una questione nevralgica in tema di effettività della tutela giurisdizionale del terzo nel procedimento di prevenzione.
SOMMARIO: 1. Premessa – 2. L’orientamento maggioritario – 3. L’orientamento minoritario – 4. Le posizioni intermedie – 5. Conclusioni.
*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.