Segnaliamo ai lettori e pubblichiamo in allegato lo studio diacronico del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale sull'indice di sovraffollamento della popolazione detenuta al 17 gennaio 2024.
Riportiamo di seguito il testo della presentazione dello studio.
«A partire dall’attuale situazione di affollamento negli Istituti penitenziari, nei quali alla data odierna (17 gennaio) si registra una popolazione pari a 60.382 persone detenute su una capienza effettiva di 47.300 posti disponibili, il Garante nazionale ha realizzato una analisi diacronica del fenomeno del sovraffollamento nelle carceri italiane.
È emerso come negli ultimi tre anni (dal dicembre 2020) la popolazione sia aumentata complessivamente di oltre 8000 persone (8.031) pari al 13,31%. Colpisce come tale crescita sia stata costante, anche nel periodo dell’emergenza pandemica da Covid-19.
Tuttavia, la crescita più rilevante è nell’ultimo anno, con un aumento pari a quasi il doppio degli anni precedenti (+3.985 detenuti nel 2023, +2.010 nel 2022 e +1.884 nel 2021).
Parallelamente alla crescita del numero dei detenuti, sono inoltre diminuiti i posti effettivamente disponibili, che sono passati da 3.371 nel 2020 a 3.905 nel 2024. La conseguenza dei due fattori combinati è che l’indice di affollamento che nel 2020 era pari al 113,18% è salito progressivamente fino a raggiungere il 127,48% di oggi.
Tra le carceri maggiormente interessate, ben 10 sono in Lombardia dove particolarmente critica è la situazione della Casa circondariale “San Vittore” di Milano in cui i posti disponibili sono 458 e le persone ristrette 1068, con un affollamento di oltre il 233% e dove alcune persone hanno uno spazio vitale inferiore ai 3 metri quadri, limite al di sotto del quale la Corte europea dei diritti dell’uomo afferma esserci una forte presunzione di trattamento inumano e degradante».