Domande entro il 23 settembre. Bando nella G.U.n. 62 del 6 agosto 2021
1. Segnaliamo ai lettori che nella G.U. n. 62 del 6 agosto 2021 è stato pubblicato il bando per il reclutamento di 8.171 addetti all'ufficio per il processo, presso la corte di cassazione e i distretti di corte d'appello. Le domande devono essere presentate entro il 23 settembre 2021.
Il concorso, per titoli e prova scritta, è aperto ai laureati in giurisprudenza (e, per alcuni posti riservati, ai laureati in scienze politiche ed economia e commercio). Il contratto è a tempo determinato, per la durata di due anni e sette mesi, con inquadramento (anche ai fini previdenziali) tra il personale amministrativo del Ministero della Giustizia. Lo stipendio netto è di circa 1800 € al mese. Tra i titoli valutabili il dottorato di ricerca e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013.
Il positivo svolgimento dell'attività di addetto all'ufficio per il processo costituisce titolo per l'accesso al concorso in magistratura e titolo preferenziale per l'accesso alla magistratura onoraria; equivale inoltre a un anno di tirocinio per la professione di avvocato e di notaio. La presa di servizio è prevista per gennaio 2022.
2. L'ufficio per il processo è una struttura organizzativa costituita nel 2014 (D.L. 179/2012 art 16-octies come modificato dall’art. 50 del D.L n.90/2014) con l’obiettivo di
“garantire la ragionevole durata del processo, attraverso l’innovazione dei modelli organizzativi ed assicurando un più efficiente impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
Grazie al finanziamento straordinario ottenuto dall'U.E., attraverso il P.N.R.R., è possibile ora il reclutamento straordinario di un consistente numero di addetti (16.500), attraverso due bandi, il primo dei quali è quello qui segnalato. La disciplina di riferimento è contenuta negli artt. 11 e ss. del D.L. 9 giugno 2021, n. 80. Si tratta di una prima misura, di carattere organizzativo, che si inserisce nel più ampio contesto della riforma del processo, penale e civile, promossa dalla Ministra Cartabia.
Gli addetti all'ufficio per il processo saranno chiamati - sul modello dei law clerks statunitensi - a costituire l'equipe di supporto del magistrato e degli uffici giudiziari, con la finalità prioritaria di smaltire l'arretrato e ridurre i tempi del processo. Il finanziamento "a progetto" dell'U.E., infatti, è collegato alla riduzione dei tempi del processo, nei prossimi cinque anni, del 25% nel settore penale e del 40% nel settore civile.
Le attività dei nuovi assistenti dei magistrati sono le seguenti:
- studio dei fascicoli (predisponendo, ad esempio, delle schede riassuntive per procedimento);
- supporto del giudice nel compimento di attività pratico/materiale o di facile esecuzione, come la verifica di completezza del fascicolo l'accertamento della regolare costituzione delle parti (controllo notifiche, rispetto dei termini, individuazione dei difensori nominati ecc.);
- bozze di provvedimenti semplici;
- controllo della pendenza di istanze o richieste o loro gestione;
- organizzazione dei fascicoli, delle udienze e del ruolo, con segnalazione all'esperto coordinatore o al magistrato assegnatario dei fascicoli che presentino caratteri di priorità di trattazione;
- approfondimento giurisprudenziale e dottrinale;
- ricostruzione del contesto normativo riferibile alle fattispecie proposte;
- supporto per indirizzi giurisprudenziali sezionali;
- supporto ai processi di digitalizzazione e innovazione organizzativa dell'ufficio e monitoraggio dei risultati;
- raccordo con il personale addetto alle cancellerie.
3. L'Ufficio per il processo rappresenta una rilevante occasione formativa e professionale per i giovani e per la giustizia. E' un significativo investimento in risorse umane, strategicamente importante per smaltire l'arretrato e ridurre i tempi del processo. Di fronte alle sfide cui è chiamata, la giustizia ha bisogno delle energie intellettuali e dell'entusiasmo dei migliori laureati.