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03 Luglio 2024


Captatore informatico: la Cassazione si pronuncia sui limiti all’utilizzabilità dei risultati con riguardo a delitti diversi da quelli per i quali il decreto autorizzativo è stato emesso

Cass., Sez. IV, sent. 20 giugno 2024 (dep. 27 giugno 2024), n. 25401, Pres. Piccialli, est. Bruno.



Ancora in materia di intercettazioni segnaliamo quando diffuso dal servizio novità della Cassazione in merito alla decisione n. 25401/2024 della IV Sezione penale, in tema di utilizzazione dei risultati di intercettazioni effettuate con captatore informatico per delitti diversi da quelli per cui è stato emesso il decreto autorizzativo, con cui ha affermato che il disposto dell’art. 270, comma 1-bis, cod. proc. pen., nella parte in cui limita l’utilizzazione all’accertamento dei delitti indicati all’art. 266, comma 2-bis, cod. proc. pen., è riferito esclusivamente alla captazione di conversazioni intercorse tra presenti, mentre per quelle che non si svolgono tra presenti opera la clausola di salvezza contenuta nell’“incipit” del medesimo art. 270, comma 1-bis, cod. proc. pen., che rinvia alle condizioni previste nel comma 1 di tale disposizione.

La sentenza è consultabile in allegato.