Dalle Sezioni Unite alla Riforma Nordio
Abstract. Il traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.) ha poco meno di dodici anni di vita, ma una storia già tormentata a livello sia legislativo sia giurisprudenziale. Gli ultimi approdi della Cassazione – tra cui il recentissimo decisum delle Sezioni Unite sulla discontinuità normativa tra millantato credito abrogato e traffico di influenze rimodulato nel 2019 – denotano una situazione di grave incertezza giuridica, nonostante gli sforzi giurisprudenziali di tassativizzare un reato dalla tipicità impalpabile. La riforma “Nordio”, già approvata dal Senato in prima lettura, si propone ora la terza scrittura della disposizione, in questo caso antitetica rispetto all’impeto repressivo dalla legge n. 3/2019, c.d. “spazzacorrotti”. Il delitto coniato nel 2012 si va profilando, così, come uno dei tanti congegni concepiti come una sorta di panacea nel contrasto ai fenomeni corruttivi e tuttavia falliti alla prova dell’applicazione concreta. Tale esperienza è emblematica della crisi della produzione legislativa penale nel nostro Paese e rivela la necessità, sempre più impellente, di una scienza della legislazione all’altezza delle sfide da affrontare.
SOMMARIO: 1. Il traffico di influenze illecite: oltre due lustri di travaglio legislativo e applicativo. – 2. La questione criminologica e i possibili livelli politico-criminali di intervento. – 3. L’ambigua genesi del delitto di traffico di influenze illecite e il reale perimetro giurisprudenziale del vecchio millantato credito – 4. I supposti obblighi internazionali di incriminazione. – 5. La dilatazione iperbolica del 2019. – 6. Dalle relazioni “esistenti” ovvero “asserite” alle influenze “reali” ovvero “supposte”. – 7. Il rebus dei rapporti tra millantato credito (abrogato) e traffico di influenze (modificato). – 7.1. L’intervento delle Sezioni Unite e i problemi residui. – 7.2. (Segue): in attesa della legge Nordio. – 8. L’enigma della “mediazione illecita”. – 9. La riforma Nordio in cantiere: la sostanziale sterilizzazione del delitto. – 10. La morale che dobbiamo trarre.
* In vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, il contributo, qui pubblicato in anteprima, è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.