Cass., Sez. VI, u.p. 9 giugno 2021, Pres. Petruzzellis, Rel. Bassi
Segnaliamo ai lettori che all’esito dell’udienza pubblica del 9 giugno la Sezione VI della Cassazione ha esaminato la questione: «se per la configurazione del reato di cui al 341-bis cod. pen. sia necessario che l’azione si svolga alla presenza di persone estranee a coloro i quali siano intervenuti in qualità di pubblici ufficiali, per lo svolgimento di funzioni omologhe a quelle del soggetto raggiunto dalle offese, non destinatari delle stesse».
Secondo quanto si apprende dall’informazione provvisoria diramata dal servizio novità della Suprema Corte, al quesito è stata data soluzione «positiva. Per la configurazione del reato è necessario che l’offesa al prestigio del p.u. raggiunga persone estranee non solo alle offese, ma alle pubbliche funzioni in corso di svolgimento, poiché solo a tali condizioni può crearsi il pericolo alla considerazione sociale e all’autorevolezza di tali attività; risulta essenziale alla configurazione del reato che l’azione si svolga in presenza di chi, in quel contesto, non sia intento allo svolgimento del ruolo di p.u.».
(F.L.)