Abstract. In seguito alla celebre sentenza A e B c. Norvegia, la Corte EDU ha notevolmente ridotto l’applicabilità del principio del ne bis in idem ai doppi binari sanzionatori, subordinandola, tra le altre cose, all’esito negativo di un “test di connessione” tra i due procedimenti. Il contributo analizza una recente sentenza della Corte EDU che si è pronunciata in merito al doppio binario sanzionatorio bulgaro a tutela dell’ordine pubblico e dell’integrità fisica, mettendo in luce le diverse criticità del test di connessione e proponendo un diverso bilanciamento tra il diritto a non essere giudicato due volte per lo stesso fatto e l’interesse di volta in volta tutelato dai sistemi a doppi binario.
SOMMARIO: 1. La vicenda. – 2. L’attuale interpretazione del ne bis in idem da parte della Corte EDU – 3. La decisione della Corte di Strasburgo. – 4. Le criticità del test di connessione tra procedimenti. – 5. La portata del ne bis in idem “europeo”.
* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.