ISSN 2704-8098
Con la collaborazione scientifica di
Abstract. Il contributo si propone di esaminare la declinazione contemporanea dell’habeas corpus “penalistico”. Il principio della intangibilità del corpo viene analizzato alla luce dei principi costituzionali, prendendo in considerazione alcune questioni cruciali: dall’inizio e fine vita, sino allo sciopero della fame dei detenuti e alla contenzione meccanica delle persone malate. Nel corso della trattazione, vengono posti in evidenza i molteplici pericoli di non vedersi garantito il diritto alla intangibilità della propria sfera corporea. Pertanto, in chiusura del contributo, si rende necessario riaffermare con decisione la natura non contendibile dell’habeas corpus, principio che costituisce una delle fondamenta dello Stato di diritto.
SOMMARIO: 1. Habeas corpus “penalistico”: la “sovranità sul proprio corpo” alla luce dei principi costituzionali. – 2. Habeas corpus della donna e interruzione volontaria di gravidanza. – 2.1. La necessità di rimarcare con fermezza la distinzione tra interruzione volontaria di gravidanza e l’aberrante categoria del c.d. aborto post-nascita. – 2.2. Gestazione per altri e aborto: un improprio parallelismo. – 3. Habeas corpus e questioni di fine vita: il diritto all’intangibilità del proprio corpo e la legge n. 219 del 2017 («Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento»). – 4. I dilemmi di una disciplina dell’aiuto medico a morire. – 5. Habeas corpus della persona detenuta in sciopero della fame. – 6. Habeas corpus della persona malata e illegittimità della contenzione meccanica . – 7 Rilievi di sintesi.
* In vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, il contributo, qui pubblicato in anteprima, è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.
Stefano Canestrari