Abstract. La legalizzazione dell’aiuto medico a morire viene spesso osteggiata ricorrendo al cosiddetto “argomento del pendio scivoloso”: permettere questa pratica costituirebbe un primo e decisivo passo verso l’accettazione dell’eutanasia involontaria e, dunque, dell’uccisione dei malati che costituiscono un peso per la società. Poiché ciò va evitato ad ogni costo, il ricorso alla morte medicalmente assistita non deve essere permesso dal legislatore. L’articolo analizza la struttura e le diverse versioni di questo argomento, mettendo alla prova le conclusioni a cui esso giunge.
SOMMARIO: 1. Un sentiero interrotto. – 2. Principio di autodeterminazione e paternalismo debole. – 3. La struttura argomentativa del “pendio scivoloso”. – 4. La versione concettuale. – 5. La versione empirica. – 6. Conclusione.
* In vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo – Rivista trimestrale, il contributo, qui pubblicato in anteprima, è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.
** Lo studio è stato realizzato presso il Julius Stone Institute of Jurisprudence, Sydney University School of Law, e costituisce una versione approfondita e aggiornata del mio contributo al Liber amicorum per Paolo Zatti (Napoli, Jovene), volume primo, pp. 693-704, dal titolo L’aiuto medico a morire: oltre lo spettro del pendio scivoloso.