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Abstract. Nel constatare l’assenza di interpretazioni univoche dei concetti di schiavitù, servitù e sfruttamento lavorativo offerte dalla letteratura sociologica e antropologica, il contributo analizza gli stessi concetti sotto un profilo normativo, dapprima soffermandosi sulle indicazioni provenienti dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e quindi esaminando le soluzioni adottate dai codici penali francese, tedesco e spagnolo. L’indagine comparata e il raffronto con il modello italiano rivelano significative analogie ma anche problematiche comuni agli ordinamenti esaminati, che reclamano un intervento da parte del legislatore eurounitario.

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Schiavitù, servitù e lavoro forzato sul piano sovranazionale: l’interpretazione della Corte europea dei diritti dell’uomo. – Sezione I: il sistema francese. – 1. Premessa. – 2. I reati di riduzione in schiavitù, in servitù e di lavoro forzato. – 3. I delitti di lavoro non retribuito e di condizioni di lavoro e di alloggio contrarie alla dignità della persona. – 4. I concetti di «retribuzione manifestamente sproporzionata» e di condizioni di lavoro e di alloggio «contrarie alla dignità della persona». – 5. Il concetto di persona in stato di vulnerabilità o di dipendenza. – Sezione II: il sistema tedesco. – 1. Il dato fenomenico. – 2. La disciplina penalistica: introduzione. – 3. Il reato di tratta di persone e la definizione di sfruttamento lavorativo. – 4. Il reato di lavoro forzato tra schiavitù antica e schiavitù moderna. – 5. Il concetto di Zwangslage nel reato di sfruttamento lavorativo. – 6. L’attività di intermediazione illecita. – 7. Il reato di usura salariale. – Sezione III: l sistema spagnolo. – 1. Introduzione. – 2. Il delitto di Imposición de condiciones laborales ilegales: il concetto di sfruttamento lavorativo. – 2.1. La condotta tipica: l’imposizione delle condizioni di sfruttamento mediante inganno o abuso di necessità. – 2.2. La «situazione di necessità» del lavoratore. – 3. La repressione di schiavitù, servitù e lavoro forzato. – 4. Conclusioni.

* Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.