Cass. Sez. I, 19 aprile 2023 (dep. 02/10/2023), n. 39836, Presidente Rocchi, Est. Magi.
Diamo notizia ai lettori che, secondo quanto reso noto dal servizio novità della Corte di cassazione, la I Sezione penale, con motivazioni depositate il 2 ottobre 2023, ha esaminato una questione in materia di estorsione affermando che «nel caso in cui il delitto sia commesso, con minaccia “silente”, da soggetto appartenente ad un’associazione di tipo mafioso, sussiste l’aggravante di cui all’art. 628, comma terzo, n. 3, cod. pen, richiamata dall’art. 629, comma secondo, cod. pen., la cui configurabilità è correlata alla sola provenienza qualificata della condotta intimidatoria, ma non quella di cui all’art. 416-bis.1 cod. pen., sotto il profilo dell’utilizzo del metodo mafioso, che postula un’ulteriore esternazione, funzionale alla semplificazione delle modalità commissive del reato».
La sentenza è consultabile in allegato.